Ultime Notizie
Nella sezione pubblicazioni, si da conto dell’articolo di Marco Bernuzzi “Il convento pavese di San Paolo nella scheda di un erudito bergamasco” (Bollettino della Società Pavese di Storia Patria, CXXV, 2025): contributo che edita le cc.42v-43r della Serie dei conventi agostiniani, opera dello storico Donato Calvi (1613-1678).
È stato pubblicato il bando della “Borsa Mons. Antonio Pesenti”, che da quest’anno vuole supportare gli archivi parrocchiali nei progetti di riordino e inventariazione. La scadenza per presentare la domanda è il 31/10/2025. Per maggiori informazioni clicca qui.
Ricordiamo che sono on-line per tutti i parroci le FAQs – domande frequenti in merito agli archivi parrocchiali, utili per la gestione ordinaria e straordinaria dell’archivio e per la sua fruizione da parte di utenti esterni.
Dal 24 gennaio al 21 marzo 2026 è in programma il “Corso per addetti agli archivi parrocchiali”, organizzato dai 10 Archivi storici diocesani lombardi, con la collaborazione della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia e con il patrocinio dell’Associazione Archivistica Ecclesiastica e della Conferenza Episcopale Lombarda. Per maggiori informazioni clicca qui.
Il nostro Archivio è disponibile ad ospitare tirocini universitari, curriculari ed extracurriculari. Per scoprire alcuni dei progetti di tirocinio, presentati in collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo, clicca qui.
Per l’anno scolastico 2025/2026, in collaborazione con Fondazione A. Bernareggi, si propone, per le scuole secondarie di secondo grado, il percorso didattico “Ricostruire la storia“. Per maggiori informazioni clicca qui.
Si è rinnovata anche la collaborazione con l’Officina dello Storico di Bergamo, per la costruzione di laboratori di ricerca storica e di didattica delle fonti documentarie, artistiche e del territorio, rivolti alle scuole dalla primaria alla secondaria di secondo grado. Per info clicca qui.
Segnaliamo l’articolo “Il volto perduto di Boccaccio” (L’Eco di Bergamo, 18 maggio 2025, p. 22), dedicato alla più antica immagine conosciuta di Giovanni Boccaccio, scoperta nell’ambito di un progetto dell’Università di Bergamo.

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